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Torna settembre!

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settembre-1

Da Susanna Squellerio

Settembre, dal punto di vista astronomico, è il mese dell’equinozio d’autunno: un fenomeno che avviene, nell’emisfero boreale, il 22 o il 23 settembre e che vede il sole in posizione perpendicolare rispetto alla linea dell’equatore. In questo modo, giorno e notte hanno la stessa durata. Con esso ha inizio la stagione autunnale.

Il nome deriva dal latino september, a sua volta da septem, “sette,” perché era il settimo mese del calendario romano, che iniziava con il mese di marzo.

Certamente un mese che dona e non pretende, è una giusta transizione dal caldo estivo al freddo invernale. Questo mese ci permette di preparare il nostro corpo.

Le giornate si fanno meno luminose. Ci sentiamo svogliati, stanchi, con difficoltà al risveglio e, in alcuni casi, quella che viene definita come “depressione stagionale.” La causa di questo “fenomeno umorale” la troviamo proprio, nella luce solare che induce, il nostro corpo, a produrre la serotonina anche detto “l’ormone del buon umore.” Meno luce naturale a nostra disposizione e il nostro cervello produce meno serotonina.

Buona norma sarebbe integrare la nostra alimentazione con le verdure che la stagione ci mette a disposizione: spinaci, bieta e carote, zucca, broccoli, funghi e poi, pere, mele, noci, mandorle, fagioli, ceci, e,una volta ogni tanto, l’antidepressivo per eccellenza: cioccolato fondente.

In Italia la luce settembrina è carica di toni caldi. Il colore giallo diventa arancione-dorato e avvolge mollemente ogni immagine. Il rosso muta gradatamente in rosso carminio e poi granata.

Le foglie, provate dal calore estivo da poco chetato, si appoggiano stancamente sui loro rami e abbandonano, pian, piano, il verde della stagione calda per vestirsi con tinte tiepide e altre calde sino a cedere al sonno e scivolare ai piedi del loro albero per proteggerlo dal freddo invernale.

Anche i colori del mare si attenuano, si placano e s’imbevono d’indaco, di viola e di blu oltremare.

Sembra come se settembre smorzasse il volume delle cose. Colori, suoni, profumi, tutto è pacato.

La Natura si prepara al sonno invernale e dona, generosamente, gli ultimi frutti: uva, funghi, castagne, fichi, cachi, pere, mele, noci, verze, cavoli e zucche, frutti zuccherini, carichi di sapore, un ultimo sforzo per deliziare le nostre tavole.

La dolente nota è che in settembre si torna al lavoro, si torna a scuola!

Grembiule nuovo, quaderni candidi, un nuovo sorriso, un ritemprata attitudine per riprendere le consuete attività.

Settembre è un po’ come il lunedì dell’anno. Finite le ore di svago, di gioco e di riposo ci aspetta la sveglia mattutina, il frastuono nei mezzi pubblici, il caffè per staccare, la corsa del ritardo insomma, la routine, il dovere!

In tutto questo concerto e altalenare di situazioni la mente si rifugia in: “La prossima vacanza” che spunterà come al solito in dicembre con qualche giorno di Santo riposo.

Molti sono stati i poeti che hanno trovato ispirazione dai colori e suoni di settembre e dall’incipiente cambio di stagione. Io ne ho scelta una che, a parer mio, è molto graziosa e unica.

Autunno

L’autunno è già fra noi, il suo debole vento trasporta le piccole foglie, che dagli alberi cadono lentamente. Mentre le foglie cadono, il cielo è grigio e fa cadere piccole gocce d’acqua, che brillano al sole e rende più bello e brillante l’autunno.

Scritta da Matteo, 10 anni. Dislessico.  

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