Questo 24 maggio, commemora cento e nove anni da quando l’Italia entrò ufficialmente nel Primo conflitto mondiale che costò l’Italia Nazione 650 mila vittime tra i soldati e 600 mila vittime civili. La Grande Guerra, con tutto il suo carico di morti, tragedie e devastazioni, era già in corso da dieci mesi quando l’Italia abbandonò la neutralità e si schierò al fianco delle forze dell’Intesa contro gli ex alleati dell’Impero Austro-Ungarico e della Germania. In quelle “radiose giornate di maggio” che fecero da preludio alla dichiarazione di guerra, come saranno celebrate dalla retorica interventista, nonostante la maggioranza della popolazione fosse contraria alla guerra, a prevalere furono le posizioni di chi premeva per la partecipazione al conflitto.
È un giorno che è rimasto nella memoria storica del paese, quel 24 maggio di cento e nove anni fa. Forse il Piave mormorava davvero calmo e placido, come dice la celebre canzone degli alpini, ma ad attendere i fanti italiani e con loro tutto il Paese c’erano anni durissimi, di sofferenze e di privazioni. Più di tre anni dopo sarebbe arrivata una vittoria, ma sicuramente conseguita a caro prezzo.